L'importanza delle domande
Le domande sono lo strumento principale per sostenere le altre persone nel loro viaggio di scoperta.
Qui di seguito un prezioso contenuto estratto dal libro “Coaching Indispensabile”.
L’importanza delle domande.
Argomento centrale nel Coaching è la capacità di porre domande: sono parte essenziale del tuo bagaglio e lo strumento principale per sostenere le altre persone nel loro viaggio di scoperta.
Per poter rispondere alle tue domande l’altra persona deve accedere ai propri pensieri, organizzarli e articolarli.
Questo promuove maggiore coscienza, che è il primo passo verso la condizione in cui si hanno più opzioni e si possono attuare cambiamenti.
Rispondendo alle tue domande, spesso le persone scoprono pensieri, convinzioni, opinioni, valori e idee che non sapevano di avere.
A volte sono stupite, quando alla loro coscienza affiorano informazioni che erano rimaste precedentemente inconsce.
Tutti noi siamo capaci di convincerci di cose che non hanno alcun senso…e lo facciamo.
È solo dopo aver sondato i fondali del nostro essere e aver portato alla luce quanto era nascosto che riusciamo a vedere chiaramente quanto irrazionali fossero certe nostre idee.
Le domande migliori portano il cliente più a fondo nella sua esperienza e rivelano aspetti che gli erano sconosciuti: una delle prime cose che devi fare quando aiuti un’altra persona ad affrontare una particolare questione, è aiutarla a comprenderla meglio.
Talvolta basta solo questo perché la persona riesca a risolverla.
Sa cosa fare e come farlo, e il problema scompare.
In un qualsiasi punto della sessione di Coaching ci sono letteralmente decine di diverse domande che potresti fare, molte delle quali porterebbero la discussione in una direzione del tutto diversa.
Come decidi che direzione prendere?
È un poco come giocare a scacchi. Una mossa apre la possibilità di certe mosse future, ma preclude la possibilità di farne altre.
E se dovessi fare la mossa sbagliata e perdere per sempre delle opportunità?
Non ci sono veramente domande “giuste” o “sbagliate”.
Qualsiasi cosa tu chieda susciterà nel cliente una reazione di un qualche tipo.
Se la tua domanda non è in sintonia col cliente, te lo dirà o farà fatica a rispondere e a quel punto potrai farne un’altra diversa.
Gli “errori” sono raramente irrecuperabili e, anzi, a volte possono portare la conversazione in una direzione inaspettata, ma utile.
Le domande che arrivano in profondità e stimolano chiarezza sono spesso le più efficaci: portano il tuo cliente a una comprensione più profonda delle sue problematiche, permettendogli di vedere le cose da nuovi punti di vista o di avere intuizioni che lo porteranno ad agire.
Ti accorgi quando una domanda è stata davvero efficace perché la persona spesso fa una pausa e ci potrebbe essere un momento di SILENZIO mentre elabora le informazioni.
Le domande semplici sono spesso più potenti delle domande complesse.
Sono più facili da elaborare mentalmente e raggiungono l’obiettivo con immediatezza.
Talvolta, le domande più “sciocche” possono risultare le più efficaci:
⏩ Cosa vuoi?
⏩ Cosa ti impedisce di fare questa cosa?
⏩ Cosa succederebbe se lo facessi?
⏩ E adesso?
⏩ Quando lo farai?
⏩ Qual è il vero problema qui?
Tuttavia, una domanda è potente solo se arriva al momento giusto: in un frangente diverso potrebbe non avere impatto alcuno.
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