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#StoryBrand® Aziendale
Come Attrarre i Clienti verso il tuo Brand
StoryBrand® Aziendale: in questo video, Gianni Golfera ti spiega come attrarre clienti verso il tuo Brand.
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Infatti la prima cosa che devi fare è acquisire l’attenzione dei tuoi potenziali clienti che, prima di investire con te, dovranno ovviamente investire il loro tempo, seguirti e capire:
- cosa vuoi raccontare;
- cosa vuoi dire;
- cosa vuoi comunicare.
Quando dico comunicare intendo la comunicazione in tutte le sue espressioni.
Questo vuol dire comunicare ad esempio un podcast, oppure nel tuo sito web, attraverso un video da condividere sui social, oppure comunicare attraverso mail o addirittura con la scrittura di un documento, di una brochure oppure di un libro. Quindi comunicare a 360°.
Ma cosa dobbiamo comunicare se vogliamo acquisire e mantenere il nostro potenziale cliente sul nostro Brand?
Quello che devi comunicare è “cosa risolvi nelle loro problematiche”; ovvero quale tipo di problema risolvi.
Ad esempio, se ti occupi di energie alternative potresti dire “Stai bruciando troppi soldi nelle bollette?”.
In forma interrogativa, la comunicazione funziona molto meglio.
Aumenta molto il livello di attenzione da parte dell’interlocutore, perché non puoi ignorare una domanda.
Ricordati di fare una domanda specifica che riguarda il problema e anche la sofferenza emotiva del tuo potenziale cliente: in questo modo, il potenziale cliente comincerà a prestare attenzione a quale problema risolvi.
E, molto importante, considera che la comunicazione va calibrata.
“Calibrata” è un termine tecnico che significa che si adatta al tuo interlocutore.
Questo vuol dire che se sei un professionista ingegnere in un settore specifico e dall’altra parte hai un acquirente che non ha queste competenze, è ovvio che devi cercare di evitare termini tecnici che possano confondere il tuo interlocutore, perché la confusione di fatto rovina la tua comunicazione.
Ripeto: la conclusione rovina la tua comunicazione.
Di conseguenza, devi essere sempre molto sintetico, molto chiaro e diritto al punto.
Utilizzare la stessa terminologia che utilizzano i tuoi potenziali clienti, ogni volta che tu parli dei problemi, aumenta tantissimo il livello di attenzione.
Il tuo Brand deve essere la guida verso la soluzione; in questo modo posso già fornirti un struttura tecnica in cui andare ad inserire il tuo contenuto, per attrarre il cliente sul tuo Brand.
Questa struttura è suddivisa in 3 parti.
1) La prima parte riguarda una domanda, che a sua volta riguarda proprio il problema.
Ad esempio: “Ti sanguinano le gengive?” – questa può essere la domanda se vogliamo vendere un dentifricio contro la eccessiva sensibilità dei denti e sanguinamento delle gengive.
2) Poi abbiamo la Seconda Parte, che riguarda l’azione da fare attraverso il tuo Brand.
Ad esempio: “Utilizzando -nome del prodotto- in meno di una settimana avrai gengive più forti di prima” – questa è la parte in cui il tuo prodotto servizio fa e mostra la trasformazione desiderata.
3) Infine l’ultima parte (non in ordine di importanza) riguarda quale azione vuoi che facciano.
Ad esempio, potrebbe essere: “Chiedilo al tuo farmacista” oppure “Ordinalo ora on-line”, oppure “Vai su tale sito e ordina il tuo dentifricio”, oppure “Compralo su Amazon”…
Quindi, sostanzialmente, abbiamo:
- una domanda che implica sofferenza,
- un’azione tramite il Brand
- e una soluzione/trasformazione con la chiamata all’azione.
Quest’ultima è molto importante, perché oggi non abbiamo operazioni di branding puro che precedono l’acquisto: oggi, attraverso le nuove tecnologie, puoi fare branding acquisendo nuovi clienti mentre lo fai.
Per saperne di più sullo StoryBrand® Aziendale, fissa un appuntamento conoscitivo con un nostro esperto.
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