BlogIntelligenza Emotiva → I tre domini delle emozioni

I tre domini delle emozioni

Te ne parla Antonella Rizzuto

Ci sono 3 aree fondamentali che possono concorrere a lavorare sulla tua INTELLIGENZA EMOTIVA.

1) AUTOCONSAPEVOLEZZA o Self-Awareness,

2) AUTOGESTIONE o Self-Management,

3) AUTOREALIZZAZIONE o Self-Direction

Che cosa rappresentano queste tre aree?
Il primo aspetto sul quale lavorare è la consapevolezza di che cosa stai provando tu, che cosa stanno provando gli altri; la tua capacità di estendere il tuo linguaggio emotivo, perché le parole sono delle password, delle chiavi di accesso, che attivano dei comandi all’interno del cervello.

Per cui riconoscere e dare un nome a quello che stai vivendo tu o stanno vivendo gli altri, crea immediatamente EMPATIA e ti dà anche modo di capire come poter intervenire in certe situazioni.
Quando una persona è triste, tu metterei in campo un comportamento diverso rispetto a quando questa persona è arrabbiata o sfiduciata e scoraggiata.
Ecco perché è fondamentale lavorare su quello che io definisco il METEO EMOTIVO.

Paragoniamolo proprio al clima, con le sue diverse temperature.
Ogni giorno verifichiamo quale sia la temperatura esterna, confrontiamo questa informazione, con un’altra informazione, che è come noi ci sentiamo, se siamo più calorosi o freddolosi.
Uniamo queste due informazioni, andiamo al nostro armadio e scegliamo l’abbigliamento adatto.

Allo stesso modo dobbiamo comportarci tutti i giorni, per mettere in campo dei comportamenti tutti i giorni, che nascano dalla nostra capacità di raccogliere queste informazioni preziose, profonde e utili

Sia verso noi stessi, sia verso gli altri, è fondamentale lavorare per aumentare l’autoconsapevolezza.

La difficoltà dell’autoconsapevolezza sta proprio nella prima definizione, cioè AUTO, quel “mio”, e siccome è mio, faccio fatica a consapevolizzarlo.
Ecco perché è importantissimo anche leggere e fare corsi specifici dedicati all’aumentare la propria consapevolezza emotiva.

Nell’autoconsapevolezza emotiva rientra anche la capacità di riconoscere il sentiero che percorre un’emozione, proprio come un circuito di fili elettrici, per capire da dove parte e dove arriva.
Per riuscire a intervenire in quello che può accadere, perché si riesce a capire che una persona si sta arrabbiando, e allora immediatamente si cambia il comportamento per fare in modo di cambiare la traiettoria della sua emozione.

La seconda area su cui ci concentriamo per lavorare sulla nostra Intelligenza Emotiva, è l’autogestione, intendendo anche il CONTROLLO e AMMINISTRAZIONE.

Immagina di essere al volante della tua macchina: per CONTROLLO intendiamo la capacità di chi guida di saper mantenere la traiettoria della macchina nella direzione giusta, evitando di andare nella carreggiata opposta e quindi di diventare un pericolo per te stesso e per gli altri.

Allo stesso modo ci comportiamo con le emozioni. Se non riesco a capire che tipo di emozione sto vivendo, quindi se non ho autoconsapevolezza, la mia emozione rischia di diventare come una macchina di cui noi perdiamo il controllo.
Ecco perché è importantissimo riuscire a sviluppare la capacità di gestire queste emozioni, riuscire a starci, mantenerle e riuscire a esprimerla in una maniera POTABILE, e cioè in un modo che non faccia male, ma che possa essere colta e presa da chiunque.

In quest’area del Self-Management rientra anche la capacità di valutare prima di partire le conseguenze a cui stai andando incontro.
Immaginate invece quante volte, solo perché siamo molto arrabbiati e non riusciamo a controllare questa rabbia, facciamo danni.

Finito questo momento di rabbia, perché esaurisce il suo flusso energetico, torniamo in noi e ritroviamo il  binomio emozione-ragione, che cominciano a dialogare.
E cominciano poi anche i sensi di colpa e la vergogna per quello che si è fatto; sensazioni che diventano delle TRAPPOLE EMOTIVE.

All’interno della nostra capacità di AMMINISTRARE le emozioni, rientra la competenza di una persona di essere ottimista, quindi di praticare l’ottimismo.

Con questo termine intendo la capacità, anche nei momenti difficili, di riuscire a cavalcare questa emozione che ti porta a vedere e a creare possibili alternative per superare le fasi difficili.

Tutti noi ne abbiamo bisogno.

Non è il lasciarsi andare, abbandonarsi a dei pensieri ed emozioni che ti portano sempre più in basso, ma è la capacità di tenere il controllo e quindi di consapevolizzare che si sta vivendo una certa situazione, spiacevole, complicata, ma che, nonostante tutto, si riesce ad accedere, a far dialogare la mia mente razionale e la mia mente emotiva e quindi si è in grado di SOSTENERSI per a fare dei passi avanti e avere sempre più possibilità di avere la vita che si desidera e i risultati migliori.

Un altro aspetto importante è la capacità di valutare i pro e contro prima di partire: “stai prendendo il treno dei guai o il treno dell’armonia?”.

Già farsi questa domanda può aiutarti a pensare prima di partire.

Un’altra cosa importante è saper NAVIGARE LE EMOZIONI.
Immagina di essere in mezzo al mare e che ogni emozione sia come un’onda.
Il surfista capace sceglie l’onda che vuole e la cavalca.
E quindi dobbiamo imparare a divertirci con le onde e quindi con le emozioni, imparando a cavalcarle, usandole come alleate.

La terza area che ci può servire per lavorare sull’intelligenza emotiva abbiamo detto che si chiama AUTOREALIZZAZIONE, dove troviamo la capacità di perseguire obiettivi sfidanti, quindi la capacità di programmare e progettare qualcosa di ambizioso, dandosi il permesso di farlo.
E allo stesso tempo far crescere l’empatia, con se stessi e con gli altri.
Quindi accogliersi, superare le difficoltà e far salire a bordo del proprio progetto anche altre persone. Questa è capacità di relazionarsi con gli altri attraverso una chiava fondamentale, che è appunto quella dell’empatia.

Ricevi una preziosa RISORSA ogni settimana