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Come distruggere la motivazione con una email

Te ne parla Alessio Roberti

Abbiamo una serie di importanti convinzioni riguardo a chi siamo noi.

Prendiamo un esempio in ambito aziendale, tratto dall’esperienza di un’azienda che si occupa di ricerche sociali.

Durante un convegno, dopo un mio intervento, mi si affiancò uno dei partecipanti: mi disse di aver ascoltato con molta attenzione le mie parole, che lo avevano portato a una serie di riflessioni, perché nella sua società molti dipendenti avevano dato le dimissioni.

Cos’era accaduto?

C’era stato un cambio di proprietà, e il nuovo amministratore delegato aveva organizzato una riunione e inviato una email, comunicando ai dipendenti che da quel momento in poi non dovevano più considerarsi ricercatori, ma venditori di ricerche sociali.

Una comunicazione di questo tipo aveva violato completamente le convinzioni che queste persone avevano di se stesse.

Queste persone pensavano di essere dei ricercatori, e il nuovo amministratore delegato, affermando che erano invece dei venditori, aveva violato la convinzione legata alla loro identità professionale.

La comunicazione che l’azienda aveva messo in atto, aveva creato un conflitto interiore per molte delle persone che l’avevano ricevuta e aveva violato la loro identità professionale e le convinzioni che avevano in merito a se stesse, e, per questo motivo, queste persone avevano deciso di andarsene.

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