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"Filtrare" il feedback

Te ne parla Alessio Roberti

Come facciamo a “Filtrare” il feedback?

Quando ricevi un commento dall’esterno, anziché restare passivo, devi diventare attivo “filtrandolo”.

Come?

Facendo delle domande, che ti possano aiutare a prendere le distanze dal commento stesso, ed eliminando o diminuendo l’impatto negativo che ha su di te.

Oggi ci dedichiamo a una domanda in particolare: cosa posso imparare dal feedback?
Ossia, cosa posso imparare da quello che mi stanno dicendo?
Cosa posso migliorare (se c’è qualcosa che posso migliorare), partendo da questo feedback?

Facciamo un esempio.

Supponiamo che qualcuno ti dica che sei una persona troppo aggressiva.

Anziché ricevere passivamente questo commento, inizia a chiederti: cosa posso imparare da questo feedback e cosa posso migliorare?

Potresti scoprire, ad esempio, che questa critica è un’impressione che può derivare da un tuo comportamento: forse il modo in cui comunichi per essere assertivo e per proporre il tuo punto di vista (il modo di parlare, il volume della voce…), può generare l’impressione di aggressività negli altri.

Diventando attivo nei confronti di questo feedback, lo metti in discussione, cercando di capire se ci sono informazioni utili che ne puoi trarre.
Prendendo consapevolezza di queste informazioni, ti rendi conto se c’è qualcosa che puoi imparare e migliorare.

Tornando all’esempio di prima, potresti modificare il volume della voce, oppure i gesti che fai di solito, o l’impeto con il quale presenti il tuo punto di vista.

Quindi, un feedback o una critica, nel momento in cui vengono filtrati, possono trasformarsi in qualcosa di utile.

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