I canali sensoriali
Te ne parla Antonella Rizzuto
I canali sensoriali vengono chiamati anche “Sistemi Rappresentazionali”.
Facciamo esperienza del mondo attraverso i nostri cinque sensi, che si chiamano anche “modalità”.
Ad esempio, quando ci sediamo al ristorante a goderci un pasto, i nostri sensi sono bombardati di stimoli.
Il nostro sistema neurologico utilizza le informazioni raccolte da occhi, naso, orecchie, bocca e terminazioni nervose per creare una rappresentazione interiore del mondo esterno.
L’acrononimo V.A.K.O.G. sta per:
Visivo;
Auditivo;
Kinestesico (sensazioni tattili ed emozioni);
Olfattivo;
Gustativo.
Noi utilizziamo qui 3 lettere: VAK.
Visivo;
Auditivo;
Kinestesico (tatto-olfatto e gusto).
Ad esempio, se qualcuno ti chiede di ricordare un meeting a cui hai presenziato la settimana scorsa, richiami alla mente un’immagine della stanza o delle persone che hanno partecipato.
Magari ricordi quello che qualcuno ha detto, senti il suono delle voci.
Forse faceva freddo, oppure la stanza era troppo calda.
E magari si sentiva odore di muffa, oppure di cibo appetitoso.
Ma quindi, cosa sono i canali sensoriali?
Sono il “mezzo di trasporto” in cui “spediamo” il nostro messaggio.
Valgono per tutte le persone?
Sì, tutti usiamo i canali sensoriali. Ne usiamo uno come “prevalente”.
Come li riconosco?
Ogni canale utilizza un linguaggio (verbale, paraverbale e non verbale) diverso, che lo contraddistingue.
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