Blog -> Risorse di Coaching -> Chi sei davvero?

La prima volta che frequentai un corso di Coaching con Alessio Roberti, gli sentii definire l’identità come: quello che tu pensi di te stesso. L’insieme di caratteristiche con cui ti descrivi quando dici “io sono…”.
L’identità non è immutabile, ma si trasforma con la crescita e in base agli eventi della vita.
Comprendere il modo in cui una persona considera se stessa è fondamentale perché questo condiziona anche il modo in cui si comporta.
Per lavorarci inizia a farti le domande che leggerai tra poco. La prima volta che Alessio me le ha poste, ho avuto io per prima difficoltà a trovare immediatamente una risposta. Mi ha consigliato di prendermi del tempo, di cominciare a rispondere anche solo a qualcuna di esse, di tornare poi con calma sulle altre, e rileggerle: è quello che consiglio anche a te.
- Hai scelto tu, con consapevolezza, le caratteristiche della tua identità o hai lasciato che fossero i giudizi delle altre persone a creare le convinzioni che hai su te stesso?
- Quali comportamenti adotti per essere coerente con la tua identità?
- Quali, tra questi comportamenti, vorresti cambiare per poter dunque essere ciò che sei?
- Qual è il prezzo che hai dovuto pagare per non aver voluto, o saputo, cambiare un aspetto della tua personalità del quale non eri contento?
- Quanto peso ha il passato su quello che pensi di te stesso?
- Quale peso ha il tuo passato nelle scelte che compi ogni giorno?
- Quanto tempo dedichi a pensare a ciò che vorresti essere e a quali convinzioni ti piacerebbe avere?

Ho trovato queste domande molto utili per lavorare sulla mia identità personale, e, lavorando con tante persone ogni anno ho notato che queste domande aiutano le persone a rendersi anche conto di come le loro convinzioni su ciò che è possibile, oltre che su se stesse, siano spesso il risultato delle opinioni altrui.
Per farti un esempio personale, a me è stato spesso ripetuto che ero troppo bassa per giocare a pallacanestro: questo ha avuto su di me poco effetto, e infatti sono arrivata a giocare in serie A e in nazionale. Molte altre ragazze, però, a forza di sentirsi ripetere queste stesse parole, hanno finito con il crederci davvero, e non si sono mai concesse la possibilità di provarci fino in fondo.
Prenditi anche tu un momento per pensare a come definisci te stesso, di solito. Puoi farlo in molti modi diversi, pensando a ciò che hai fatto o ai ruoli che ricopri nella vita.
Per esempio:
- sono un padre;
- sono una mamma,;
- sono un sognatore;
- sono un consulente;
- sono una persona distratta;
- sono un ateo;
- sono una cristiana;
- sono un poco di buono;
- sono un amministratore delegato;
- sono un milionario;
- sono una che non molla;
- sono un bell’uomo;
- e così via.
Queste definizioni che dai di te stesso sono importantissime perché determinano ciò che fai e ciò che non fai.
Ora ti propongo un esercizio di Coaching molto utile.
Per prima cosa, è importante che tu sia nel giusto stato d’animo, ossia rilassato, curioso e aperto a nuove idee.
Siediti in un luogo tranquillo, senza distrazioni, e prendi un po’ di tempo solo per te.
Inspira ed espira profondamente e chiudi gli occhi.
Poniti dunque questa semplice domanda: chi sono?
Lascia la mente libera, senza preoccupazioni né limiti di alcun tipo. Scrivi la risposta, poi chiudi nuovamente gli occhi e rivolgiti ancora la stessa domanda.
Scrivi una seconda volta la risposta, e prosegui nel chiederti adesso chi sei. Annota qualunque cosa ti venga in mente in questo momento.
Noterai che, dopo le prime risposte abbastanza scontate connesse al tuo lavoro e ai tuoi affetti (sono un padre, sono una moglie, sono un figlio, sono un manager, sono una donna in carriera e così via), cominceranno a emergere pensieri diversi, non necessariamente collegati alla tua vita quotidiana, più profondi e connessi alla tua vera essenza.
Prosegui per una decina di minuti almeno, finché non arriverai a una serie di definizioni che senti ti rappresentano davvero.
Lascia che il tuo “io profondo” trovi le risposte a queste domande:
Qual è la descrizione di me stesso che sento più vera?
Qual è l’essenza stessa della mia identità?
Quali metafore, quali immagini potrei usare per definirmi?
Ti propongo ora il secondo esercizio per assumere un diverso punto di vista sulla tua identità.
Crea una definizione di te stesso in terza persona, quasi come se si trattasse della voce di un’enciclopedia: immagina che su un volume di una ponderosa enciclopedia ci sia una parte dedicata a te…
Cosa ci sarebbe scritto?
Quali informazioni sarebbero ritenute degne di nota?
E ora passa al terzo esercizio e immagina di dover compilare una carta d’identità nella quale viene riportato esattamente chi sei.
A questo punto, prenditi qualche minuto per confrontare le tre descrizioni che hai dato di te stesso: quella che è emersa dalle domande al tuo “io profondo”, quella che hai compilato per l’enciclopedia e quella che hai scritto per la tua carta d’identità.
Probabilmente noterai qualche differenza; potresti addirittura trovarti di fronte a definizioni radicalmente diverse.
Questa è la dimostrazione di quanto la tua identità cambi a seconda del tipo di pensieri che fai e del contesto nel quale la prendi in considerazione.
Inoltre, questo esercizio potrà farti comprendere che sei libero di dare rilevanza a un aspetto piuttosto che a un altro, senza per questo snaturare la tua essenza. Le definizioni che hai dato sono tutte e tre vere. Allo stesso tempo, ciascuna di esse è una visione parziale e contestualizzata di chi sei veramente.
La prima volta che ho provato a condurre questo lavoro su me stessa, mi sono resa conto che alcuni aspetti di me tendevano a ripresentarsi, sia pure con parole leggermente diverse. Alessio ritiene che si tratti di aspetti che senti appartenerti nel profondo e a cui vuoi restare collegato. Lui chiama queste caratteristiche ricorrenti l’essenza della tua identità.
Scegli questi aspetti che hai riconosciuto come irrinunciabili (almeno per ora), e utilizzali per scrivere un’ulteriore definizione della tua identità.
Rifletti ora sulle domande che ho scritto qui di seguito:
In che modo ti sono stati utili questi esercizi?
In che modo cominci a fare più chiarezza su te stesso?
Ricordo ancora con piacere l’emozione che ho provato, all’epoca, per queste scoperte che facevo su me stessa.
Avere consapevolezza di queste definizioni sulla tua identità contribuirà a farti affrontare con maggiore sicurezza le scelte che riguardano il tuo futuro.
La tua mission, la vision, e la tua identità ti indicheranno quel che è davvero rilevante per te e quali sono gli obiettivi che dovrai perseguire per realizzarti pienamente.
A questo punto, puoi fare un altro passo avanti, ossia scegliere consapevolmente di modificare o rivedere parti di te stesso che non ti soddisfano totalmente.
Forse all’inizio ti sembrerà difficile ma, credimi, cambiare quel che non ci piace di noi e rimanere fedeli a questa nuova identità è davvero possibile. È un’opportunità meravigliosa che ti donerà nuove ed esaltanti sensazioni.
Sarà sufficiente che tu legga con attenzione e segua questi cinque passaggi che ti propongo di seguito:
Compila una lista di tutti gli aspetti che ritieni debbano assolutamente fare parte della tua identità. Ad esempio, ti sei ricordato di essere anche un “figlio”, o una “moglie”, o uno “zio”, o un “nipote”? Poi rispondi a queste domande:
- Come ti sentiresti se vivessi secondo questi nuovi aspetti della tua identità?
- Cosa penseresti?
- Cosa diresti?
- Cosa faresti?
In base a queste nuove caratteristiche, decidi subito chi vuoi essere, nella visione più ampia che hai di te stesso. Evita di porti limiti nella descrizione e di giudicare le tue scelte.
Evita la modestia e cancella la paura del giudizio: questo esercizio è per te soltanto, nessuno ti giudicherà per
quello che scrivi o pensi.
Ancora una volta, ascolta il tuo cuore e il tuo io profondo. Scegli che genere di persona vorresti essere e pensa a cosa saresti in grado di fare, se avessi già raggiunto il tuo scopo. Potresti essere più… cosa? Chi diventerai?Scrivi la tua nuova identità.
Adesso, c’è bisogno di un piano di azioni da seguire perché tu acquisisca la consapevolezza di vivere davvero
secondo la tua nuova identità.
- Cosa farai?
- Cosa imparerai?
- Come ti comporterai?
- Quali persone frequenterai?
Ora che hai immaginato la tua nuova identità, ricordala spesso a te stesso, fino a renderla parte integrante di te.
Nello stesso tempo, inizia a mettere in campo comportamenti coerenti con essa.
Da questo momento in poi, avrai la possibilità di continuare ad ampliare la tua identità, nutrendola con nuovi insegnamenti, relazioni, informazioni e azioni.
Ricorda che noi diventiamo ciò che pensiamo di noi stessi. Quindi, il mio consiglio è di vivere fin da oggi come se avessi già raggiunto quel che desideri, immedesimandoti totalmente nella persona che vuoi essere: è molto probabile che finirai per diventarlo davvero!
Antonella Rizzuto
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