Blog -> Risorse di Coaching -> La forza delle domande

La tentazione a cui ogni Coach cede prima o poi è quella di dispensare consigli e suggerimenti.
Con i manager va anche peggio, perché spesso se la sbrigano con un ordine diretto.
Eppure, il Coaching più efficace è quello meno diretto, basato su domande di qualità, specialmente quando ci si trova di fronte a una questione talmente intricata da ricordare il proverbiale nodo gordiano.
Coloro che criticano questo approccio meno diretto lo fanno nell’errata impressione che sia troppo semplice, o che la mancanza di consigli e istruzioni da parte del Coach sia sinonimo di pigrizia.
La verità è che l’approccio meno diretto trova conferma nelle scoperte delle neuroscienze.
Ci si rivolge a un Coach in quelle situazioni in cui ci si rende conto di aver bisogno di un nuovo modo di procedere, diverso da quello abituale, o di un nuovo modo di considerare l’intera situazione.

Il problema nasce dal fatto che il cervello reagisce negativamente di fronte a qualsiasi modo nuovo di operare, anche quando il cambiamento è mosso dalle migliori intenzioni.
Nello specifico, esiste un’area chiamata corteccia cingolata anteriore deputata a confrontare ciò che facciamo in quel momento con gli schemi di comportamento già consolidati nella nostra memoria: quando si registra un conflitto, questo viene segnalato all’amigdala, che a sua volta attiva un meccanismo di difesa che ci induce a resistere al cambiamento.
Attraverso l’uso di domande di qualità, il Coach, entro una certa misura, può aggirare ed escludere questo allarme.
Ciò consente alla persona di attivare un processo esplorativo anziché difensivo.
Di seguito, trovi una selezione di modi in cui il Coach può aiutare il proprio assistito a esplorare una questione da angolazioni nuove e più funzionali a trovare una risposta.
PORRE DOMANDE CHE REINCORNICIANO E OFFRONO NUOVE PROSPETTIVE
Sguardo dell’osservatore: Lontano
Esempio di domanda: Ti stai concentrando sulla questione giusta?
Sguardo dell’osservatore: In alto (super-ego)
Esempio di domanda: Come lo spiegheresti a una persona fortemente influenzata da questa tua decisione?
Sguardo dell’osservatore: A sinistra (logica)
Esempio di domanda: Cosa ti dice la testa?
Sguardo dell’osservatore: A destra (emozioni)
Esempio di domanda: Cosa ti dice il cuore?
Sguardo dell’osservatore: All’indietro (passato)
Esempio di domanda: Quale strada è la più coerente con la tua vita/i tuoi valori/la tua formula per il successo fino ad oggi?
Sguardo dell’osservatore: In avanti (futuro)
Esempio di domanda: Come si inquadra questa decisione in riferimento a dove desideri andare?
Sguardo dell’osservatore: In basso (paure)
Esempio di domanda: Ti stai facendo guidare dalla paura? È un bene o un male?
Sguardo dell’osservatore: Retrospettivo (immaginato)
Esempio di domanda: Immagina di aver già preso la tua decisione: dimmi perché hai preso proprio questa decisione.
Sguardo dell’osservatore: Sguardo esterno
Esempio di domanda: Come reagirebbe lui/lei/il tuo compagno/il tuo avversario/i tuoi genitori= (o come vorrebbe che reagissi tu)
Esercizio
La prossima volta che tu o un tuo assistito vi trovate di fronte a un’indecisione, poni una domanda che cerchi di reincorniciare la questione da una prospettiva più utile.
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