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Leadership

Mentre i Millennial esigono un cambiamento di stile di leadership, i leader non sanno come fornirlo. La nostra esperienza ci mostra che lo sviluppo dei dipendenti al momento ha la priorità più bassa tra i quattro criteri che impongono cambiamenti nei comportamenti di leadership. In cima alla lista troviamo il senso di pressante urgenza seguito dalla paura, poi viene la qualità del lavoro o del prodotto, e da ultimo lo sviluppo dei dipendenti.

La mancanza di tempo e la paura eccessiva ci portano a uno stile di comando e controllo, mentre la qualità del lavoro e il bisogno di sviluppo richiedono Coaching.

Non sorprende quindi che il Coaching a volte venga accantonato a favore di soluzioni a breve termine dettate dall’urgenza di produrre profitti per gli azionisti. Ma il cambiamento delle aspettative dei giovani dipendenti è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare oltre.

Nei colloqui di lavoro vogliono sapere quali opportunità di sviluppo e di formazione vengono offerte, e quale stile di leadership si possono aspettare. Non cercano, né vogliono, un impiego per la vita e lasceranno il lavoro se i loro bisogni non sono soddisfatti. E questi bisogni sono di cose che li aiutino a costruire la propria fiducia di sé, come uno stile di leadership orientato al Coaching.

La maggior parte dei leader aziendali oggi ha raggiunto status e riconoscimento, ed è qui che può soprattutto fare danno. Sono persone spesso arroganti, aggressive, dominanti e piene di sé. Sono pronte a fare qualsiasi cosa per essere pagate di più. Non importa se non ne hanno bisogno o non lo meritano: è un modo per misurare e affermare il loro status.

Tuttavia, se un leader aziendale esce da questa trappola elevandosi al livello successivo, il bisogno di fiducia in sé, questa è una buona notizia per la leadership. I leader che aspirano a quel livello, o che lo hanno raggiunto, faranno davvero del loro meglio per fare la cosa giusta, anziché cercare di apparire intenti a farla. Solo essere persone autentiche fornisce il fattore di benessere che accompagna la fiducia in sé. Tutto ciò rappresenta, in ultima analisi, l’emergere di valori altruistici: fare leadership per gli altri, anziché per sé stessi.

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