Blog -> Risorse di P.N.L. -> Cosa fare delle mani, quando si parla in pubblico?

Quando si parla in pubblico per la prima volta, il problema più spinoso da risolvere è: cosa fare delle mani.
Sembra che questa parte del corpo viva una vita separata, e che costituisca un fastidioso elemento di distrazione sia per noi che per il pubblico.
Forse dovremmo infilarle in tasca?
Tenerle rigidamente lungo i fianchi?
Nasconderle dietro la schiena?
Usarle per stringere un pennarello?
Oppure incrociarle con modestia di fronte a noi nella “posizione della foglia di fico”?
Le risposte a queste domande sono contenute nei modelli delle categorie della Satir.
Si tratta di cinque modelli di comunicazione non verbale, caratterizzati da gesti e posizioni specifiche che coinvolgono tutto il corpo, mani comprese. Ogni modello prevede un determinato tono di voce.
Queste distinzioni sono frutto del lavoro di Virginia Satir, uno degli esempi di eccellenza studiati dagli iniziatori della P.N.L.
La Satir è stata un’importante terapeuta familiare e ha messo a punto un metodo efficace per lavorare con interi gruppi di famiglie. Fu lei a descrivere le quattro forme di atteggiamenti con cui le persone comunicano.
La quinta, l’Appianatore, fu aggiunta in seguito.
Sembra che ogni categoria sia associata a delle caratteristiche culturali; quindi adottare una particolare fisiologia provocherà un certo stato non solo in te, ma anche nel pubblico. Esse sono internazionali; agiscono attraverso le culture.
Ecco un breve elenco di questi modelli di comunicazione non verbale.
1. Appianatore
Fisiologia simmetrica: posizione eretta, mani in movimento, palmi rivolti verso il basso, che si muovono verso giù e si allargano lateralmente.
– “Ecco come stanno le cose”
– “La verità è questa”
2. Propiziatore
Fisiologia simmetrica aperta: palmi rivolti verso l’alto, che si muovono verso su.
– “Aiutami”
– “Sono aperto”
– “Voglio compiacerti”
3. Accusatore
Asimmetrico: si sporge in avanti e punta il dito.
– “Hai sbagliato”
– “È colpa tua”
4. Calcolatore
Asimmetrico: mano sotto il mento o braccia conserte, “posizione del pensatore”, atteggiamento accademico del lettore.
– “Sono l’autorità”
– “Sono razionale, logico e pratico”
– “Io vi propongo i fatti”
5. Confusionario
Fisiologia asimmetrica: angolare, sconnesso e incongruo.
– “Non so bene”
– “Non è colpa mia”
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